Il Papa all’Unitalsi nel 120° anniversario di attività al servizio dei malati

Il Papa all’Unitalsi nel 120° anniversario di attività al servizio dei malati

Il coraggio di andare controcorrente in un mondo che scarta
in nome dell’efficienza

14 dicembre 2023

All’incontro con il Santo Padre hanno partecipato la sezione Sarda Nord e Sarda Sud dell’Unitalsi e, naturalmente era presente anche la sottosezione di Tempio con il presidente Mario Sanna, l’assistente di sezione don Gianni Sini e alcuni soci.

Riportiamo di seguito il testo del discorso pronunciato dal Santo Padre, il quale si è intrattenuto per salutare gli ammalati e i rappresentanti dell’Associazione. Subito dopo il trasferimento in San Pietro per la celebrazione della Messa presieduta dall’arcivescovo mons. Rocco Pennacchio, Assistente Nazionale dell’Unitalsi.

«Non stancatevi di andare controcorrente in un mondo che, in nome del benessere e dell’efficienza a tutti i costi, emargina e scarta». È l’invito rivolto da Papa Francesco alle migliaia di volontari dell’Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali (Unitalsi) che, insieme con malati e disabili, sono stati ricevuti in udienza nella mattina di oggi, giovedì 14 dicembre, nell’Aula Paolo VI , in occasione dei 120 anni di vita del sodalizio, fondato da Giovanni Battista Tomassi nel 1903.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti tutti!

Sono contento di incontrare l’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (Unitalsi), nata 120 anni fa. La vostra presenza numerosa e variegata — malati, persone con disabilità, volontari, barellieri, famiglie, operatori sanitari, giovani, sacerdoti — testimonia la bellezza di una Chiesa che sa accompagnare, una Chiesa che sa prendersi cura dei più deboli, una Chiesa che sa annunciare il Vangelo nella carità operosa. Grazie, grazie tante per quello che fate! Non stancatevi di andare controcorrente in un mondo che, in nome del benessere e dell’efficienza a tutti i costi, emargina e scarta. Vi incoraggio nel vostro prezioso servizio, e lo faccio riferendomi ai simboli che avete posto nel logo dell’anniversario: il bastone e i sandali, segni del pellegrino, e la Vergine. Un invito a custodire lo spirito del pellegrinaggio, animato dal Vangelo, e a tenere lo sguardo su Maria.

Il pellegrinaggio è al centro della vostra opera, da quando il giovane Giovanni Battista Tomassi, affetto da artrite deformante irreversibile, fondò l’Unitalsi dopo aver sperimentato il conforto della preghiera durante un viaggio a Lourdes. Nella città mariana aveva immaginato di togliersi la vita e invece, proprio lì, ritrovò il senso profondo del suo essere, lì trovò la forza della fede. Anche oggi i pellegrinaggi che organizzate sono un balsamo per le ferite di tante persone con disabilità, malate, anziane o bisognose di aiuto, che accompagnate a Lourdes e negli altri principali santuari italiani ed esteri. Sono viaggi per la vita, viaggi di guarigione — in diverse dimensioni —, che promuovono la dignità di ogni esistenza umana, soprattutto segnata dalla malattia, dalla fragilità e dalla sofferenza. Nei pellegrini — come siamo tutti noi in questo mondo — si riflette il volto di Cristo, che ha preso su di sé le nostre infermità per impregnarle con la forza della Risurrezione.

L’esperienza del pellegrinaggio ha in sé i valori dell’accoglienza, dell’ospitalità, della solidarietà, e nelle vostre iniziative mette sulla stessa strada persone sane e malate, anziani e giovani, consacrati e laici; così diventa segno vivo di una Chiesa che cammina insieme, che supporta chi non ce la fa e che non vuole lasciare indietro nessuno. È immagine della Chiesa “ospedale da campo” che, come il buon Samaritano, si accosta con compassione e fascia le ferite versandovi olio e vino (cfr. Lc 10, 34). E tutto in silenzio, tutto con discrezione, perché davanti alla sofferenza le parole devono lasciare spazio alla vicinanza e ai gesti di tenerezza. Mi raccomando: sia sempre questo il vostro stile!

La vostra Associazione, diffusa e radicata in modo capillare nel territorio italiano, assicura un punto di riferimento per le famiglie e le comunità, svolgendo una funzione di presidio per la vita nella fragilità. Allo stesso tempo, svolge un’opera di evangelizzazione e di apostolato. Lo fa sine glossa, come direbbe San Francesco, ovvero con i fatti, con l’esempio, con un annuncio che ha il sapore della concretezza. È questo un linguaggio che può parlare a tutti, come vediamo nel Vangelo, quando la gente cercava Gesù perché in Lui sentiva la forza di Dio che guarisce, di Dio che perdona, di Dio che consola, di Dio che dà speranza. La Parola di Dio sia sempre il vostro nutrimento e anche il vostro “bastone”, che vi sostiene nel cammino, per non vacillare anche quando la strada si fa ardua e le forze sembrano venire meno.

E poi, cari amici, confidate in Maria. Il suo abbraccio è spesso la meta dei vostri pellegrinaggi. Continuate a cercarla, a contemplarla, a invocarla, a deporre ai suoi piedi le fatiche, le angosce, i dolori che ognuno porta con sé. In questo anniversario avete voluto che l’effige della Madonna di Lourdes visitasse l’Italia, con una peregrinatio attraverso le vostre Sezioni locali, coinvolgendo migliaia di persone, nelle chiese, negli ospedali, nelle case di riposo e di accoglienza, nelle carceri. E oggi è arrivata anche qui. Vi ringrazio tanto!

In questi giorni che ci conducono al Natale, la figura di Maria ci appare ancora più familiare, più vicina: guardiamola e lasciamoci guardare da lei, per imparare a dire “sì”, ad accogliere i progetti di Dio senza paura, e a prenderci cura dei più piccoli e indifesi. Lei, la Madre pellegrina nella fede e nella speranza, accompagni i passi della vostra Associazione. Benedico tutti voi e benedico il vostro servizio. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Grazie.

CONFRONTO TRA I VESCOVI SULLA CONFIGURAZIONE DELLE DIOCESI. PROSEGUE IL PERCORSO VERSO LA VISITA AD LIMINA IN VATICANO

Ufficio regionale per le comunicazioni sociali

 

15 dicembre 2023

 

CONFRONTO TRA I VESCOVI SULLA CONFIGURAZIONE DELLE DIOCESI. PROSEGUE IL PERCORSO VERSO LA VISITA AD LIMINA IN VATICANO

 

La Conferenza Episcopale Sarda ha tenuto il suo incontro periodico a Donigala Fenughedu (OR) il 12 dicembre scorso, sotto la presidenza di Mons. Antonello Mura, Vescovo di Nuoro e di Lanusei. Inizialmente il dibattito ha ripreso la riflessione e l’approfondimento sulla configurazione attuale delle Diocesi e sulle possibili prospettive future. Il confronto ha come finalità l’esame della complessità geografica, culturale ed ecclesiale delle Diocesi sarde, proponendosi di finalizzarlo a proposte unitarie che tengano conto della diversità dei territori e della viabilità, della diminuzione del clero e dello spopolamento delle zone interne.

 

Sono state successivamente esaminate e riviste le Deleghe dei Vescovi in riferimento agli Uffici regionali. Esse risultano ora così distribuite:

Mons. Mauro Maria Morfino per la Catechesi, per la Liturgia e per i Ministeri laicali.

Mons. Gian Franco Saba per l'Educazione, la Scuola e l’Università; per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e per l'Insegnamento della Religione Cattolica.

Mons. Roberto Carboni per la Missione e la Cooperazione tra le Chiese e per la Tutela dei Minori.

Mons. Giuseppe Baturi per i Beni Culturali e l'Edilizia di Culto; per le Comunicazioni Sociali; per la Pastorale Sociale del Lavoro, del Turismo e per il Progetto Policoro;

Mons. Antonello Mura per la Caritas e i Migrantes.

Mons. Roberto Fornaciari per il Clero e la Vita Consacrata.

Mons. Corrado Melis per la Pastorale Giovanile e Vocazionale e per la Pastorale della Famiglia.

Cardinale Arrigo Miglio per il Sovvenire alla promozione e al sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Mons. Mosè Marcia per il Gruppo degli economi e per i temi amministrativi; per l'Osservatorio Giuridico.

Mons. Sebastiano Sanguinetti per l'Apostolato dei Laici e per l'uso della Lingua Sarda nella Liturgia.

Mons. Giovanni Paolo Zedda per la Pastorale della Salute.

 

Si è inoltre iniziato a verificare a livello organizzativo il programma della "Visita ad Limina" da Papa Francesco e nei Dicasteri della Santa Sede, prevista per i giorni 8-13 aprile 2024. Il prossimo incontro dei Vescovi è programmato per il 15 e 16 gennaio 2024.

 

+ Corrado Melis

segretario

Messa di inizio anno catechistico a La Salette

  1. Messa di inizio anno catechistico a La Salette

Domenica 1 ottobre 2023, alle ore 10.00, c’è stata la celebrazione della S. Messa con l’inizio ufficiale del nuovo anno catechistico a La Salette. Dopo la lunga pausa estiva, finalmente si riprende in parrocchia con le diverse attività pastorali e il catechismo. Hanno partecipato molti bambini e ragazzi che frequentano la parrocchia de La Salette, il catechismo, l’oratorio, gli Scout e naturalmente i genitori.

Un clima di gioia e amicizia ha accompagnato tutta la celebrazione eucaristica attraverso i canti e diversi momenti di preghiera e con l’ascolto della Parola. Durante l’omelia don Gianni ha incoraggiato i bambini e le famiglie ad iniziare questo nuovo anno catechistico nel nome di Cristo risorto, che ha sconfitto ogni male, anche la pandemia. Il catechismo che propone la parrocchia vuole portare insieme ai contenuti tradizionali di catechesi anche un’esperienza di preghiera e aiuti concreti ai ragazzi per poter vivere liberamente nel mondo della scuola e delle amicizie. Obiettivo quindi del catechismo è crescere di anno in anno sperimentando che Dio è Padre, è un amico, è un tesoro prezioso nella nostra vita quotidiana, sempre fedele e disponibile a soccorrerci. Ma il catechismo non può essere un momento isolato, occorre la partecipazione alla S. Messa.AI genitori è chiesto di collaborare in famiglia affinché il catechismo e la messa non rimangano episodi isolati nella vita del ragazzo.

Al termine della messa sono stati presentati i catechisti. Tra di loro quest’anno alcune novità. Il vescovo dom Roberto Fornaciari chiede di inserire dei giovani, naturalmente formati e preparati per questo ministero. Lui stesso aveva iniziato a fare il catechista in parrocchia all’età di quindici anni.

Avviso quaresimale

Mercoledì 1 marzo 2023 alle ore 18,30, dopo la Santa Messa, padre Gianfranco Zintu dei Missionari della Consolata terrà la catechesi quaresimale dal titolo “la sinodalità nelle chiese dell’Apocalisse”.

Le catechesi proseguiranno tutti i mercoledì durante la quaresima sempre alle 18,30.

L’adorazione eucaristica, invece, è fissata per il giovedì alle ore 21,00.

Tutti i venerdì di quaresima si terrà la Via Crucis in chiesa alle ore 17,00.

Avvisi 6.3.2023

AVVISI

Lunedì 6 marzo: organizzato dall’Ufficio Catechistico Diocesano “Il cammino sinodale della catechesi: incontriamo Gesù” – Sala San Tommaso ore 18,30 –

Mercoledì  8 marzo: Catechesi Quaresimale con padre Gianfranco Zintu – in chiesa  ore 18,30 –

Giovedì 9 marzo: Adorazione Eucaristica – ore 21,00

Venerdì 10 marzo. Via Crucis in chiesa  - ore 17,00

Sabato 15 aprile – ore 10,30 – Diaconato di Cosma Caria.

                                                                      

                                                                                 IL PARROCO

                                                                               don GIANNI SINI

AVVISO IMPORTANTE

AVVISO IMPORTANTE

 

I fedeli hanno sempre contribuito alle necessità economiche della parrocchia perché si sentono corresponsabili nella gestione, ma ora la situazione è mutata e, nonostante gli sforzi per amministrare al meglio le risorse, le necessità sono aumentate a causa di eventi straordinari, quali:

 

  • Pandemia da coronavirusspese per l’acquisto di prodotti per la sanificazione dei locali e degli arredi dopo ogni funzione liturgica.

 

  • Lavori per l’adeguamento liturgico della chiesa che hanno richiesto considerevoli risorse finanziarie.

 

Ci affidiamo come sempre alla generosità dei fedeli. Chi volesse concorrere alle spese può dare il proprio contributo effettuando un bonifico sul c/c   

 - IBAN IT 45 D030 6909 6061 0000 0063185 - Banca Intesa San Paolo via D’Annunzio - Olbia o direttamente in parrocchia.

 

 

                                               Il parroco

                                        Don Gianni SINI