Il monaco camaldolese

dom Roberto Fornaciari

è il nuovo vescovo di Tempio-Ampurias

Dom Roberto Fornaciari, priore del monastero di Camaldoli è il nuovo vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, nella Sardegna settentrionale. La nomina voluta da Papa Francesco è stata annunciata questa mattina, solennità di san Benedetto abate, patrono d’Europa, nella chiesa del monastero di Camaldoli, alla presenza del vescovo diocesano mons. Andrea Migliavacca e in contemporanea dalla Sala Stampa della Santa Sede e nella diocesi di Tempio-Ampurias.

 

 

Messaggio alla Chiesa di Dio che è in Tempio-Ampurias

 

 

Cari fedeli e amici della diocesi di Tempio-Ampurias a cui papa Francesco mi invia come vescovo a pascere il gregge di Dio   Con timore e trepidazione ho accolto la nomina di papa Francesco a vescovo della vostra e, ora, nostra diocesi. Non vi conosco e voi non mi conoscete. Ci accomuna lo stupore per questo incontro inedito e inaspettato. Lasciamoci sorprendere da Dio! Apriamoci alla sua voce che chiama, me e voi, a camminare insieme. E la sua chiamata non può che essere fonte di gioia! Per questo desidero esprimere la mia attesa di potervi incontrare. Nel momento in cui la mia vita si lega alla vostra, mentre la mia vicenda umana e cristiana si coinvolge nella vicenda terrena di questa Chiesa veneranda, mi presento a voi dicendo, come Giuseppe nello stupendo racconto biblico: “Sono il vostro fratello!” (Gen 45,4).   Ego vobis, vos mihi. Penso di poter profittare del motto della mia congregazione monastica, che si riferisce al rapporto di Dio con il suo popolo e, dunque, con la comunità monastica, applicandolo al rapporto del vescovo con i fedeli. Innanzitutto, ego vobis, vos mihi, lo rivolgo a tutto il popolo di Dio della Chiesa che è in Tempio-Ampurias, mi sento unito a te e ti sento unito a me, con i tanti volti, storie, percorsi che ti compongono. Ego vobis, vos mihi, lo dico a tutti voi presbiteri, in attesa di conoscerci, «saggi cooperatori» (LG, 28), senza i quali non potrei far nulla nel servizio a questo popolo di Dio. Lo dico al collegio dei diaconi immagini di Cristo servo, ai seminaristi, alle religiose e ai religiosi, ai consacrati tutti. A tutti gli operatori pastorali e ai volontari della carità il mio saluto cordiale e il mio ringraziamento per il generoso impegno a servizio del Regno. Saluto con affetto le famiglie, come le persone che sono sole, i giovani e coloro che sono impegnati nel mondo del lavoro. Ego vobis, vos mihi, ai malati e ai più poveri a cui rivolgo un particolare pensiero.   Ci conosceremo e potremo scoprire di essere tutti insieme il popolo di Dio in cammino. Ci guidi nella navigazione la stella polare della Parola di Dio, il faro che è il Concilio Vaticano II, il sestante che possiamo ritrovare nella esperienza del cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia.   Ego vobis, vos mihi. Lascio una comunità monastica alla quale sono immensamente legato e una chiesa locale a cui sono affezionato. La Comunità monastica di Camaldoli che mi ha accolto con grande disponibilità 36 anni fa e mi ha insegnato con pazienza a essere servo di Dio, monaco, ricercatore dell’Assoluto. Le sono grato e porto nel mio cuore una memoria incancellabile dei volti, delle persone, delle esperienze vissute. Sono grato alla Chiesa aretina per questi anni di impegno pastorale che ha fatto crescere in me un sentire ecclesiale. Vengo a una Chiesa e a una realtà per me nuove, che non conosco affatto. Ma vengo con grande fiducia nel Signore: lui mi manda e sarà lui a guidarmi e a sostenermi. Mi affido alla vostra preghiera e alla vostra bontà.   Rivolgo il mio pensiero di gratitudine a papa Francesco per la fiducia accordatami. Un augurio di pace al vescovo Sebastiano che iniziava il suo ministero in questa diocesi l’11 giugno 2006 per servirla con dedizione, passione, intelligenza. Un affettuoso pensiero all’arcivescovo metropolita Gian Franco che di questa Chiesa è stato figlio e presbitero. L’augurio di pace e il mio cordiale saluto anche a tutte le autorità e le istituzioni civili e militari.   Cari fratelli e sorelle della Chiesa di Gallura e dell’Anglona, vi chiedo di benedirmi, per il mio ministero in mezzo a voi, di accogliermi con semplicità e nella cordialità dell’amicizia. E domando anche la vostra preghiera che mi accompagni e prepari i passi che mi separano dall’ordinazione episcopale e dall’inizio del mio ministero tra voi, nella data che verrà quanto prima comunicata. Tutti già vi porto nel cuore e nella preghiera, affidandovi alla Beata Vergine del Buon Cammino, ai santi patroni, i martiri Ponziano, Ippolito, Simplicio e Antonio abate.   Camaldoli, 11 luglio 2023 Festa di san Benedetto abate Don Roberto Fornaciari OSB Cam

 

 

Roberto Fornaciari Nato a Reggio Emilia il 23 dicembre 1963 viene battezzato nella chiesa di Regina Pacis, da mons. Dino Fontanesi, il 6 gennaio successivo. In età scolare frequenta la parrocchia del Preziosissimo Sangue al Belvedere. Si inserisce poi nella nascente parrocchia del Sacro Cuore nella periferia sud di Reggio dove diviene catechista dei bambini sinti del campo nomadi “Barbara Richter”. Intraprende come laico gli studi filosofico-teologici presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio. Non ha ancora compiuto i 24 anni quando, nell’ottobre 1987, sale all’Eremo di Camaldoli (Arezzo) per intraprendere il cammino monastico nelle ultime settimane del priorato di Don Benedetto Calati. Conclusi i primi due anni di formazione emette la professione monastica temporanea il 7 ottobre 1989, quindi si reca a Roma per proseguire gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana. Consegue la licenza in teologia nel 1992, quella in storia ecclesiastica nel 1994. Nel giugno 1994, rientra all’Eremo di Camaldoli dove si prepara alla professione solenne che emette il 29 ottobre 1995. Dal dicembre successivo al settembre 1998 è all’Eremo di Monte Giove (Fano, PU) dove ricopre l’ufficio di foresterario (incaricato dell’ospitalità) e per sei mesi quello di economo. Collabora con la diocesi fanese divenendo membro dell’Ufficio diocesano vocazioni. Nel settembre 1998 fa ritorno nel monastero di San Gregorio al Celio di Roma, dove si trattiene fino al maggio 2004. In questi anni, iscrittosi al dottorato in Storia ecclesiastica alla Gregoriana, ricopre dapprima l’ufficio di foresterario (fino al giugno del 2000) e dal giugno 1999 quello di economo della comunità. Diviene membro del Consiglio direttivo del Centro Studi Avellaniti. Viene ordinato diacono a Camaldoli da Mons. Gualtiero Bassetti, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il 4 gennaio 2000. Viene ordinato presbitero a Roma, nella chiesa di San Gregorio al Celio, dal Card. Achille Silvestrini il 25 aprile 2001. Dal 2002 al 2007 è docente di Teologia della vita contemplativa all’Istituto Claretianum di Roma. Dal maggio 2004 al Monastero di Camaldoli dove termina di scrivere la tesi dottorale in storia ecclesiastica. Responsabile della liquoreria del monastero (2006 - 2008). Dal novembre 2006, incaricato della comunità di Camaldoli per il dialogo ecumenico e dal marzo 2007 membro della Commissione della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Segretario del comitato promotore delle celebrazioni per il Millenario della fondazione di Camaldoli. Dal marzo 2008 all’Eremo di Camaldoli vice maestro dei novizi e bibliotecario. Dal giugno 2009 docente stabile di Ecumenismo dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Arezzo. Nello stesso istituto è incaricato anche del corso di Storia del monachesimo. Nel maggio 2011 viene nominato membro del Consiglio Presbiterale diocesano. Confermato nel 2016 e 2022. Dal novembre 2011 foresterario dell’Eremo (fino al maggio 2013) e prosegue a svolgere le funzioni di coordinatore delle celebrazioni del Millenario di Camaldoli. Dal 21 settembre 2013 diviene consultore storico ad casum della Congregazione delle Cause dei Santi. Il 28 novembre 2013, Mons. Riccardo Fontana, lo nomina Vicario episcopale per la Vita consacrata e membro del Consiglio episcopale della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Dal 3 marzo 2016 è membro del Collegio dei Consultori della Diocesi aretina. In occasione del Sinodo diocesano (2017-2019) è membro prima della Commissione preparatoria, poi dell’Assemblea generale e infine perito per la stesura del documento sinodale. Il 20 novembre 2017 viene eletto superiore (vice-priore) del Monastero di Camaldoli. Dal 5 dicembre 2017 al febbraio 2019 ricopre anche l’ufficio di maestro del Noviziato. Dal 15 dicembre 2017 quello di economo del monastero. Il 2 gennaio 2018 viene nominato Consultore storico della Congregazione delle Cause dei Santi per un quinquennio, nel gennaio 2023 confermato per un altro quinquennio.

 

 

 

 

 

Serie dei Vescovi[1]

 

Vescovi di Fausania

La sede fu probabilmente fondata nei primissimi decenni del secolo VI e abbandonata verso la metà dello stesso secolo. Gregorio Magno ne raccomandò il ripristino fin dal 594. Si conosce soltanto il nome di un vescovo:

 (599-601)                              Vittore

 

Vescovi di Civita

1095                                       Anonimo “episcopus Gallurensis”

(1114-1116)                           Villano “episcopus Gallurensis” è testimone di una donazione

1173                                       Bernardo

1204                                       Anonimo che Innocenzo III chiede a Ricco arcivescovo di Cagliari venga inviato presso la Santa Sede

1244                                       La sede è vacante

1246                                       Pietro

1255                                       Anonimo menzionato da Alessandro IV

1263                                       Anonimo ricordato da Federico Visconti

… -ante 11 sett. 1329             Pietro

1329-ante 14 giu. 1344          Lorenzo, di Viterbo, domenicano

1344                                       Bernardo Rubei, minore

1348                                       Matteo, promette pagamento alla Camera

1349 –ante 10 giu. 1351        Raimondo, domenicano; trasferito a Mariana in Corsica

1351 –ante 6 nov. 1353         Tommaso Sferrato, minore; trasferito a Cagli

1353 –ante 12 sett. 1362        Gerardo, minore

1363 –ante15 magg. 1383      Alfonso, da Citrum (Macedonia)

(1383-1388) (Clem. VII)       Siffredo di Tommaso, priore carmelitano di Avignone

1390 (Clem VII)                    Francesco de Marginibus, domenicano, da Sidone

 

… (Bon. IX) -                        Simone

ante 26 sett. 1401

1401 (Bon. IX)                       Simone Margens, da Castra

ante 5 ag. 1407

1407 (Innoc. VII)                   Angelo

1439 (Felice V)                      Lorenzo Scopulart, domenicano, promosso dal Concilio di Basilea

1442                                       Agostino, di Poggibonsi, degli eremiti di S. Agostino

1443 –ante 24 mar. 1460       Antonio de Fontanis, minore, maestro in Teologia; rinuncia

1460 –ante 5 nov. 1490         Rodrigo de Sesse, minore, maestro in Teologia

1490 –ante 27 apr. 1511        Pietro Stornello, domenicano; alla data indicata, Francesco vescovo di Ampurias diventa vescovo delle diocesi unite di Ampurias e Civita, perché il 5 giugno Giulio II dispose che la sede di Civita fosse unita a quella di Ampurias; vi si dice però che Civita era suffraganea di Arborea (Oristano), cosa mai avvenuta; al momento lo era di Sassari.

 

Vescovi di Ampurias

La più antica denominazione di questa sede è “Flumen”: “… dessu episcopum de Flumine donnu Nicola” (doc. del 24 maggio 1120).

(1112-1127)                            Nicola

1134 Bono

(1139-1142)                            P. (in data 13 novembre di uno degli anni citati, Innocenzo II ordina ad Ottone di torres di costringere “P. vescovo di Ampurias” a restituire alcune chiese al monastero di Montecassino)

1149                                       Anonimo (è possibile che questo Anonimo sia il Gilito attestato nel 1152 o 1154 da MATTEI, Giunte, p. XII)

(1170-1179)                           Comita de Martis, partecipante al Concilio Lateranense III (1179)

1204                                       Anonimo menzionato da Innocenzo III

1205                                       Pietro

1215                                       Anonimo che partecipa al Lateranense IV

1230                                       G.

1233                                       Anonimo menzionato da Gregorio IX

1235                                       Anonimo convocato da Gregorio IX per aver ric evuto l’arcivescovo di Pisa come primate

1236                                       Anonimo

1237                                       Anonimo

1238                                       Anonimo a cui scrive Gregorio IX

1247                                       Anonimo a cui scrive Innocenzo IV

1252                                       Anonimo menzionato da Innocenzo IV

1254 …                                  La sede è vacante

1255                                       Guglielmo

1269                                       G(iovanni)

1278                                       Summachio

(1283-1300)                            Gunnario

1301 –ante 21 sett. 1332        Bartolomkeo de Malague, minore

1332-1333                              Giacomo, domenicano

1342                                       Anonimo

1344                                       Anonimo al quale scrive Clemente VI

1345                                       Anonimo destinatario di una lettera di Clemente VI

1353 –ante 8 giug. 1355        Arduino

1355-1365                              Bernardo, domenicano, da Tiflis (Georgia); trasferito a Larino

1365 –ante 16 magg. 1386     Pietro di San Martino, minore, da Castimonien (sede ignota)

(1379, Clem. VII, -1387)       Pietro, nominato da Clemente VII

1393 (Clem VII)                    Egidio da Murello, minore, maestro in Teologia

1386 (Urb. VI)                       Marco

1386 (Urb. VI)-                      Nicola

ante 3 apr. 1395

1395 (Urb VI) -                      Pietro Corso; trasferito ad Ajaccio da Bonifacio IX

1401 (Bon. IX) -                     Pietro Benedetto di Giovanni, canonico di Bonifacio /diocesi di Genova)

ante 21 nov. 1413

1413 (Gio. XXIII) -                Tommaso di Bobbio, di Genova, ha ricevuto solo gli ordini minori

ante 12 apr. 1428

1428 –ante 5 lug. 1443          Gavino, canonico di Ampurias

1443 –ante 23 sett. 1448        Sisigno, da Sulci; trasferito a Bisarcio

1448 –ante 1 ott. 1449           Gunnario Gaddulese, canonico di Ampurias

(1449-1455)                           Gileto Esu, canonico di Ampurias

1457                                       Antonio di Alcalà

1458 –ante 20 ag. 1480          Nicola de Campo

1480 –ante 2 ott. 1486           Ludovico di Giovanni, minore

1486 –ante 27 nov. 1493       Diego de Nava, baccelliere in teologia, ordine degli eremitani di S. Agostino

1493 –ante 8 genn 1513         Francesco Manno; alla morte di Pietro di Civita, Francesco è vescovo delle diocesi unite di Ampurias e Civita perché il 5 giugno 1506 Giulio II dispose che la sede di Ampurias fosse unita a quella di Civita.

 

Vescovi di Ampurias e Civita

1513 –ante 5 giu. 1538          Ludovico Gonzàles, osservante primo vescovo delle diocesi unite

1538 –ante 22 magg. 1545     Giorgio de Attera, da Lodi

1545 –ante 23 mar. 1558       Ludovico di Cotes, agostiniano di Siviglia

1558 –ante 30 lug. 1572        Francesco Tommaso de Taxaquet, di Maiorca

1572-1574                              Pietro Narro, di Tarazona, benedettino; trasferito a Oristano

1575-1578                              Gaspare Vincenzo Novella, di Valencia, dottore in teologia; trasferito a Cagliari

1579 –ante 26 nov. 1586       Michele Ruvios, abate cistercense di Rueda

1586-1607                              Giovanni Sanna, di Oristano, decano di Ales

1608 –ante 12 ag. 1613          Filippo de Marimòn, di Cerbera (Valencia), ordine militare di Montesa, dottore in teologia

1613-1622                              Giacomo Passamar, di Sassari, dottore in teologia, parroco di Bonorva; trasferito a Sassari

1622 –ante 9 magg. 1633       Giovanni della Bronda, canonico di Cagliari, dottore in teologia

1633-1644                              Andrea Manca, di Sassari; trasferito a Sassari

1644 –ante 29 apr. 1652        Gavino Manca y Figo, di Sassari, vicario generale a Sassari

1652-1656                              Gaspare Litago, da Bosa; trasferito a Sassari

1656 –ante 5 ag. 1669            Lorenzo Sampero, di Sassari, maestro in teologia, canonico di Cagliari

1669-1672                              Pietro de Alagòn, di Cagliari, licenziato in diritto canonico; trasferito a Oristano

1672-1673                              Giuseppe Sanchis, di Valencia, mercenario scalzo, Generale dell’ordine; trasferito a Segorbe

1673-1678                              Giovanni Battista Sorribas, di Valencia, carmelitano, maestro in teologia

1679-1685                              Giuseppe Accorrà, di Cagliari, dottore in utroque; trasferito a Oristano

1685-1688                              Francesco Sampero, di Sassari, dottore in utroque Bologna, vicario generale di Sassari

1688-1700                              Michele Villa, di Sassari, dottore in teologia. Nel 1686 sentenza definitiva della Rota sull’unione “aeque principaliter” delle due diocesi

1702-1718                              Diego Serafino Posulo, di Cagliari, maestro in teologia e professore in quell’Universita, domenicano

1727-1735                              Angelo Galzarin, di Cagliari, maestro in teologia, conventuale e provinciale

1736-1737                              Giovanni Leonardo Sanna, di Cuglieri, dottore in utroque Cagliari e rettore dell’Università, ivi vicario generale e giudice di appellazione; trasferito a Bosa

1737-1741                              Vincenzo Giovanni Vico, di Cagliari, ivi dottore in utroque, arciprete di Iglesias; trasferito a Oristano

1741-1764                              Salvator Angelo Cadello, di Caliari, ivi dottore in utroque e rettore, giudice di contenzioni (cancelliere regio-apostolico)

1764-1771                              Pietro Paolo Carta, di Silanus, dottore in utroque Sassari, pievano di Nuoro, vicario generale di Sassari

1772-1778                              Francesco Ignazio Guiso, di Cagliari, dottore in utroque Cagliari, vicario generale di Cagliari

1779-1784                              Giovanni Antonio Arras Minutili, di Nuoro, dottore in utroque Cagliari, vicario generale di Sassari

1785-1804                              Michele Pes, di Tempio, dottore in utroque a Cagliari, vicario generale e capitolare di Iglesias

1807-1819                              Giuseppe Stanislao Paradiso, di Cagliari, dottore in teologia, parroco di Gergei; trasferito ad Ales

1823-1825                              Stanislao Mossa, di Sassari, dottore in teologia, parroco di San Donato di Sassari

1833-1855                              Diego Capece, di Tempio, dottore in teologia, parroco di Quartucciu

Nel 1839 venne cambiata l’intitolazione della diocesi in quella di “Ampurias e Tempio”

 

Vescovi di Ampurias e Tempio

1871-1887                              Filippo Campus, di Pattada, dottore in teologia a Sassari e professore, parroco della cattedrale di Sassari

1887-1892                              Paolo Pinna, di Pozzomaggiore, vescovo titolare di Europa, come ausiliare di Alghero

1893-1914                              Antonio Maria Contini, di Scano Montiferro, da Ogliastra; rinuncia

1915-1922                              Giovanni Maria Sanna, di Oristano, osservante; trasferito a Gravina

1922-1950                              Albino Morera, di Caprile (Vercelli), dottore in teologia Collegio teologico di Genova; rinuncia

1951-1961                              Carlo Re, di Giaveno (Torino), missionario Consolata in Kenya, vicario apostolico di Nyeri (Kenya) e amministratore apostolico di Meru dal 1931; rinuncia

1961-1963                              Mario Ghiga, Barbaresco (Cuneo), parroco di Carloforte

1963-1970                              Giovanni Melis Fois, di Sorgono, dottore in teologia Cuglieri, vicario generale di Oristano; trasferito a Nuoro

1971-1982                              Carlo Urru di Todi, dottore in lettere Università Cattolica (Milano) rettore seminario regionale umbro Assisi; trasferito a Città di Castello

1983-1992                              Pietro Meloni, di Sassari, dottore in lettere Cagliari e in teologia Gregoriana (Roma), docente presso l’Università degli studi di Sassari.

Dal 1986 la titolatura è di:

 

Vescovi di Tempio-Ampurias

1993-2004 Paolo Atzei, di Mantova, conventuale e provinciale della Sardegna, licenza in teologia presso il Collegium Seraphicum (Roma); trasferito a Sassari

2006-2023 Sebastiano Sanguinetti, di Lula; trasferito dalla diocesi di Ozieri

 

[1] TURTAS R., Storia della Chiesa in Sardegna dalle origini al Duemila, Ed. Città Nuova, Roma 1999, pp. 860-865.

 

 

 

 

Mons Filippo Campus 1871-1887
Mons Paolo Pinna 1887-1892
Mons Antonio Maria Contini 1893-1914
Mons Giovanni Maria Sanna 1915-1922
Mons Albino Morera 1922-1950
Mons Carlo Re 1951-1961
Mons Mario Ghiga 1961-1963
Mons Giovanni Melis 1963-1970
Mons Carlo Urru 1971-1982
Mons Pietro Meloni 1983-1992
Mons Paolo Atzei 1993-2004
Mons Sebastiano Sanguinetti dal 2006 - 2023